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Incontro con:
Franca Valeri di Marcello Manuali
(Gubbio, Teatro Comunale, 18 novembre 2004)
Come è avvenuto il suo incontro con il personaggio di Gandolfa?
Peppino Patroni Griffi ha, per parecchi anni, vagheggiato di mettere in scena Il giocatore di Goldoni e, sin dall’inizio, sin da quando gli era venuto in mente di realizzarlo, mi aveva domandato se sarei stata disposta ad interpretare il personaggio di Gandolfa. Questa attesa è durata a lungo ma, finalmente, siamo riusciti a concretizzarla. Quello di Gandolfa, certo, è un bellissimo personaggio, ma rimane pur sempre quello che si dice una partecipazione, un cameo. Io, di solito, in scena interpreto le protagoniste. Se ho detto di sì a Peppino è stato anche in virtù della nostra amicizia, oltre che per il fatto che si tratta di un ruolo veramente bello. Ce lo racconta, questo personaggio, in poche parole?
È indubbiamente la parte più comica della commedia. Si tratta di un personaggio moderno. Gandolfa è una vecchia cinica, sana, ricca, con delle pretese, un po’ incosciente devo dire, una donna che non ha assolutamente il senso della vecchiaia, che è tutto men che rinunciataria. Se consideriamo l’epoca in cui è stata scritta questa commedia, un’ottantenne così vispa, così pretenziosa è una figura insolita, abbastanza eccezionale. Goldoni, lo sappiamo, è stato un genio della psicologia, e anche piuttosto crudele.
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